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Come sgrassare e disincrostare forni, piastre, fornelli, cappe
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La cucina è uno dei luoghi più sfruttati della nostra casa, ma per far sì che l’usura non la consumi rapidamente, è necessario tenerla al riparo da umidità, calcare e fumi di cottura. La soluzione è una pulizia profonda, la quale aiuta ad incrementarne l’efficienza e permette a noi di risparmiare più energia.
Vediamo allora come comportarci e quali prodotti utilizzare per sgrassare e disincrostare forni, piastre, fornelli e cappe.
Come pulire la cappa aspirante
La cappa aspirante, pensata per prevenire il problema dell’umidità e dei cattivi odori, con il passare del tempo tende ad ospitare batteri che sia annidano nel suo filtro, per questo è necessario igienizzarla a fondo. Per pulirla conviene innanzitutto cominciare dalla parte esterna: ti serviranno un panno umido e un detergente non aggressivo; se utilizzi un detersivo a base acida infatti, corri il rischio di rovinare le finiture, soprattutto se in legno o smaltate.
Se la tua cappa è in acciaio inossidabile, meglio usare un prodotto specifico, realizzato appositamente per fornire protezione dal calcare e farla risplendere. Ricordati di risciacquare con acqua tiepida una volta finito. Successivamente sgrassa la griglia con un detergente disincrostante e una spugnetta abrasiva: ti aiuteranno a liberarti dei residui di grasso più ostinati; non imprimere troppa forza però, se il tuo coperchio è arricchito con preziose decorazioni.
Una volta al mese è importante staccare la griglia di copertura della cappa per immergere il filtro in una bacinella; acqua e detersivo delicato basteranno a liberarla delle impurità di 30 giorni di cotture.
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Come pulire il piano cottura: piastre e fornelli brillanti
Pulire il piano cottura potrebbe sembrare un lavoro lungo e noioso, ma se a portata di mano si hanno i prodotti giusti, sarà molto più semplice e veloce. In ogni caso, meglio eliminare i residui di grasso subito dopo aver mangiato, magari una volta lavati i piatti: la sgrassatura risulterà più veloce e anche meno faticosa.
Se il tuo piano cottura è in acciaio inox dovrai procurarti uno sgrassatore o un detergente universale che sia in grado di essere aggressivo sullo sporco ostinato ma delicato sul piano: potrai utilizzarlo anche sui piccoli elettrodomestici in plastica, per pulire il frigo e i piani di lavoro in laminato. Se la tua acqua è molto dura, il piano cottura potrebbe essere soggetto alla formazione di aloni: per eliminarli, sarà sufficiente passare di tanto in tanto una spugna imbevuta di anticalcare, ma ricordati sempre di sciacquare e asciugare. È importante sapere inoltre che l’anticalcare non va lasciato per troppo tempo a contatto con il piano, perché potrebbe portare esso stesso alla formazione di macchie; eventuali profili in alluminio o in legno vanno puliti esclusivamente con detergenti neutri.
Smonta i fornelli e passa il prodotto sgrassante con una spugnetta lievemente abrasiva, mentre nel caso di piastre elettriche o di un piano cottura a induzione, dai una semplice passata con un panno in microfibra e acqua; per eliminare i residui ostinati, potrebbe essere necessario usare il raschietto fornito dalla casa produttrice, ma in alternativa potrebbe bastare un prodotto specifico per le superfici in vetroceramica, un materiale particolarmente resistente al calore ma facilmente soggetto a graffi e abrasioni.
Stacca anche le manopole, ma usa un sapone delicato insieme all’acqua, per evitare che i numeri e i segni relativi alla cottura si scoloriscano e vengano via. Dai un ultimo tocco con un detergente specifico per l’acciaio, ideale per eliminare le macchie d’acqua e lucidare il piano. I detersivi contenenti candeggina infatti, possono corrodere l’acciaio; stesso discorso per le pagliette raschianti per superfici.
Chi ha la fortuna di possedere piastre che possano essere messe in lavastoviglie, potrà sgrassarle insieme ai piatti tramite un ciclo di lavaggio, ma solo dopo aver rimosso con un panno morbido i residui di cibo. Se invece il tuo piano cottura e lavello sono smaltati, meglio utilizzare un detersivo non abrasivo e una spugnetta morbida.
Infine, perché non occuparsi del vetro che ricopre il piano cottura usando un detergente smacchiante? Ti aiuterà a liberarti del grasso e degli schizzi d’olio causati dalla cottura in padella. Lo stesso prodotto potrà essere utilizzato anche per pulire gli accessori per la cottura, dalla piastra alle griglie del barbecue: basterà ricordarsi infine di metterle sotto l’acqua corrente tiepida.
Va benissimo anche una passata di detergente per i vetri con un panno morbido: eliminerà gli aloni, ridonando brillantezza al coperchio. Se lo sporco che stai per affrontare è invece minimo, potrai utilizzare anche delle pratiche salviette detergenti usa e getta, che ti faranno risparmiare tempo.
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Come pulire il forno
Prima di detergere ed igienizzare il forno, è bene innanzitutto staccare la corrente. Inoltre, se effettuerai queste operazioni quando le griglie sono ancora tiepide, non sarà necessario imprimere molta forza.
Se sei in possesso di un forno elettrico con ciclo di pulizia automatico, potrebbe comunque esserti utile un panno morbido inumidito con semplice acqua, per eliminare i residui di cibo inceneriti. Il sistema di pirolisi richiede un ingente consumo di energia elettrica: se usi il forno molto spesso, alterna questa pratica funzione ad un lavaggio soft fatto a mano, che vale anche per i forni che non sono equipaggiati con pannelli autopulenti.
Le pareti del forno sono solitamente smaltate: ciò significa che è importante non utilizzare spugnette né detergenti abrasivi che graffierebbero l’elettrodomestico, un accorgimento valido anche per il microonde. Per disincrostare il forno basterà dunque passare all’interno un panno umido imbevuto di un detergente delicato; stesso discorso per la teglia e le griglie: rimuovile, puliscile e poi sciacquale con acqua tiepida.
In alternativa, potresti affidarti alla rapida efficacia di un detergente spray autopulente, così avrai tutto il tempo per dedicarti ad altre faccende domestiche.
Segui attentamente le istruzioni d’uso riportate sulla confezione: solitamente questa tipologia di sapone va spruzzato a 20 centimetri di distanza, lasciato agire per circa 15-20 minuti e infine risciacquato abbondantemente.
Ricorda che i detergenti autopulenti sono stati pensati per la sola detersione del forno, non vanno dunque utilizzati né per sgrassare la cappa né per pulire il microonde. Prodotti come i detersivi disincrostanti e gli spray detergenti non devono mai essere applicati sulle resistenze elettriche né sulla ventola per l’aria quando si pulisce un forno (compreso quello a microonde); non solo le rovinerebbero ma potrebbero provocare pericolose conseguenze.
Per finire, potresti aggiungere un prodotto specifico per la pulizia dei vetri e dell’acciaio, per far risplendere le finiture esterne senza scolorire temperature e valori.