Detergenti Lavanderia

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Guida all'acquisto: scopri tutti i nostri consigli per scegliere il detersivo giusto!

Una delle principali attività quotidiane in fatto di pulizia è sicuramente lavare il bucato. A mano o in lavatrice, più o meno ogni giorno ci si ritrova sempre con qualcosa da lavare, che si tratti anche di un semplice paio di calze.

A volte, capita di optare per il lavaggio sbagliato o di commettere piccoli errori che possono danneggiare i capi. Come fare per evitarlo? Basta seguire alcune semplici regole per procedere con un lavaggio perfetto dal risultato impeccabile!

1. Leggere sempre l’etichetta

L’etichetta è fondamentale per il lavaggio di un indumento. Sono in tanti ad evitarla facendo finta che non esista, in realtà è attaccata ad ogni capo per un motivo ben specifico! Indica, infatti, se si deve procedere con un lavaggio a mano o in lavatrice, se si può stirare, se può essere soggetto a centrifuga, la temperatura massima di lavaggio e tante altre informazioni utili a non deteriorarlo.

2. Dividere i capi per tipologia e/o colore

Dopo aver letto attentamente l’etichetta, è possibile dividere i capi da lavare per tipologia. Una suddivisione efficiente potrebbe essere:

  • biancheria intima;
  • asciugamani;
  • abiti bianchi;
  • vestiti dai colori neutri/chiari;
  • colorati;
  • scuri;
    delicati;
  • tovaglie e strofinacci.

Ogni tipologia deve essere lavata ad una certa temperatura sia per venir fuori dalla lavatrice completamente puliti, sia per non essere danneggiati da un lavaggio troppo forte. In alcuni casi, è meglio evitare la centrifuga per non far infeltrire alcuni capi.

3. Fondamentale: il pretrattamento

Se si ha a che fare con dello sporco ostinato, è sicuramente importante iniziare con un buon pretrattamento. Questo può essere effettuato strofinando con un prodotto specifico o con del sapone di Marsiglia, sciacquando con acqua fredda o calda a seconda del tessuto. Il pretrattamento aiuta non solo a rimuovere anche le macchie più difficili, ma a proseguire poi con un lavaggio in lavatrice meno intensivo, in modo da ridurre gli sprechi.

4. Utilizzare al meglio la lavatrice

Per procedere con un lavaggio in lavatrice ottimale, innanzitutto bisogna versare detersivo e ammorbidente nelle apposite vaschette. Successivamente, si può optare per la funzione “easy iron” che evita la formazione delle pieghe facilitando la stiratura. Si consiglia, inoltre, di tirare fuori i vestiti dalla lavatrice il prima possibile, in modo che si asciughino all’aria senza formare cattivi odori. Infine, per aggirare la formazione di calcare, si può aggiungere un cucchiaino di bicarbonato.

La buona funzionalità di una lavatrice dipende anche dalla sua manutenzione. Tenere pulito il cestello, ad esempio, è un buon metodo per tenere lontani i batteri. Eseguire, quindi, regolarmente dei cicli a vuoto e pulire spesso la guarnizione di gomma agevolano il lavaggio e permettono di ottenere capi puliti e profumati.

5. Il lavaggio a mano

Se si ha a che fare con un capo delicato, come in lana o in seta, o che tende a stingere è sicuramente meglio lavarlo a mano. Per farlo, basta immergerlo in una bacinella d’acqua leggermente tiepida insieme a mezzo misurino di detersivo e lasciare agire per mezz’ora. Dopodichè, sarà sufficiente risciacquare più volte e strizzare per bene in modo da facilitare l’asciugatura senza centrifuga.

6. Stendere bene i capi

Si tratta di una fase importante se si vogliono evitare pieghe antiestetiche! Per questo, è consigliato stendere in capi in questo modo:

  • le camicie sulle grucce;
  • le magliette e le lenzuola ben tese, in modo da non sgualcirle;
  • i capi colorati all’ombra;
  • i delicati orizzontalmente.

Le mollette, poi, dovrebbero essere posizionate sulle cuciture per non lasciare grosse tracce.

Rimedi ad errori comuni

Chiunque ha avuto a che fare con un errore di lavaggio. In primis, la colorazione involontaria: capi scoloriti e bianchi che diventano colorati rientrano tra gli errori più comuni in assoluto. Rimediare è semplice: l’uso del bicarbonato ed un attento lavaggio a mano sono sicuramente le tecniche di recupero migliori. Il bicarbonato, tra l’altro, è un’ottima soluzione anche per i maglioni infeltriti, generalmente dati per spacciati: è sufficiente lasciare il capo in ammollo per un paio d’ore in acqua fredda e bicarbonato, che ammorbidiranno i tessuti.

Prima di iniziare qualunque lavaggio, è sempre bene controllare singolarmente i capi per valutare l’eventuale presenza di macchie più o meno difficili. Questo perchè non sempre un semplice lavaggio in lavatrice è in grado di rimuoverle, soprattutto se è già passato qualche giorno. Ogni macchia, poi, deve essere trattata in modo specifico, a volte con prodotti adatti e spesso serve un lavaggio a mano approfondito per far sì che si rimuovano del tutto.

1. Rimuovere le macchie di caffè dai tessuti

Se si tratta di una macchia ancora fresca, bisogna intanto asciugare il liquido in eccesso con un panno o un fazzoletto, ruotandoli in senso orario e verso una zona pulita del tessuto, in modo da assorbire la macchia il più possibile. Evitare di strofinare, perchè peggiora solo le cose.

Se la macchia è su un capo di cotone, si può applicare del sale misto a succo di limone, lasciando agire circa un’ora prima del lavaggio in lavatrice. Sulla seta e sulla lana, invece, bisogna agire con un composto di acqua e alcool.

Altre volte, è sufficiente passare una piccola dose di detersivo liquido con una spazzola sulla macchia prima di procedere con il normale lavaggio. Questo perchè, generalmente, i detersivi per indumenti sono già in grado di rimuovere le macchie senza l’ausilio di particolari sostanze.

2. Rimuovere le macchie di olio dai tessuti

Di fronte alle macchie di olio o di burro il rimedio infallibile sta nell’uso del borotalco: se la macchia è fresca bisogna prima tamponarla con della carta assorbente, per poi essere abbondantemente cosparsa di talco ed essere lasciata riposare per 8/10 ore. Infine, basta spazzolare via il borotalco ed il gioco è fatto!

Da notare bene: non bisogna mai strofinare una macchia oleosa, perchè il liquido tende a scendere più in profondità attraverso le fibre del tessuto, diventando praticamente impossibile da rimuovere.

3. Rimuovere le macchie di cioccolato dai tessuti

Il cioccolato è sicuramente uno degli alimenti in grado di sporcare maggiormente un indumento. Per rimuoverlo, serve un cubetto di ghiaccio da strofinare con movimenti circolari. La macchia sparirà velocemente!

4. Rimuovere le macchie di rossetto dai tessuti

Il rossetto è facilmente eliminabile grazie alla lacca per capelli: basta spruzzarne un po’ sulla macchia, lasciare riposare qualche minuto e tamponarla con un panno in cotone. Si può procedere, poi, con il lavaggio a mano o in lavatrice consigliato dall’etichetta.

5. Come rimuovere le macchie di smalto dai tessuti

L’unico modo per rimuovere lo smalto è utilizzando l’acetone, anche sui tessuti. Bisogna posizionare un panno sotto la macchia e lasciar cadere dell’acetone sopra. Prima di procedere, è sempre meglio fare una prova su una piccola parte di tessuto per valutarne eventuali conseguenze.

6. Come rimuovere le macchie di maionese dai tessuti

Le macchie di maionese rientrano tra quelle oleose, quindi basta optare per del detersivo liquido da lavatrice come pretrattamento, strofinando leggermente e lasciando agire prima di passare al lavaggio normale.

7. Come rimuovere le macchie di ketchup dai tessuti

Così come per le macchie di maionese, anche quelle di ketchup vanno via con del detersivo liquido. Il consiglio è sempre quello di non strofinare il tessuto, perchè la sostanza tende a penetrare nella fibra del tessuto diventando difficile da rimuovere.

8. Come rimuovere le macchie di inchiostro dai tessuti

Trattandosi di macchie particolarmente difficili da rimuovere, è bene intervenire tempestivamente con succo di limone e sale. Quando il sale sarà completamente assorbito, bisognerà risciacquare fino a quando la macchia non sarà scomparsa del tutto.

9. Come rimuovere le macchie di sangue dai tessuti

Prima di procedere con il lavaggio normale, la macchia di sangue ha bisogno di essere pretrattata. Basta lasciare il capo immerso in acqua fredda per circa mezz’ora, alla fine della quale la macchia dovrebbe essere quasi scomparsa. Se si tratta di una macchia già secca, si può trattare con del sale mescolato a dell’acqua, in modo che penetri facilmente attraverso le fibre, per poi risciacquare e lavare in lavatrice.

10. Rimuovere le macchie di vino rosso dai tessuti

Il primo rimedio velocissimo è lavare il capo in acqua fredda: bisogna tamponare la macchia per asciugarla e poi passarla, appunto, sotto un getto di acqua fredda. Vale anche l’acqua gassata, strofinando delicatamente per evitare che il liquido in eccesso penetri in profondità.

L’utilizzo del sale può essere un’alternativa: versandone in abbondanza sopra, assorbirà la macchia prima di lavare in lavatrice.

Se si ha a che fare con capi delicati, magari in seta o cachemire, è meglio utilizzare uno shampoo a secco: è sufficiente spruzzarne un po’ sulla macchia, giusto per coprirla, aspettare che la assorba del tutto e spazzolare via l’eccesso.

In caso di macchie di vino già secche il discorso si complica: si deve riempire una vaschetta con dell’acqua fredda e aggiungere un cucchiaio di detersivo in polvere o di detersivo per piatti. Si può spazzolare la macchia per pulire più a fondo. Infine, risciacquare sempre in acqua fredda e proseguire con il lavaggio in lavatrice.

11. Rimuovere le macchie d’erba dai tessuti

L’erba può essere rimossa tramite dentifricio sbiancante al mentolo, che è adatto per tutti i tessuti chiari, dalle magliette ai jeans: bisogna strofinarlo sulla macchia, lasciarlo agire per circa un’ora e poi risciacquare con acqua calda.

In caso di macchie già secche o su tessuti scuri, vanno bene l’alcool o il succo di limone.

12. Rimuovere le gomme da masticare dai tessuti

Sembra difficile, ma in realtà non lo è: bastano un sacchetto di plastica ed un congelatore! Inserire l’indumento nel sacchetto e lasciarlo riposare in congelatore per una notte. Il giorno dopo, la gomma da masticare si sarà staccata da sola, bisognerà solo grattarla via. Eventuali residui possono essere rimossi con dell’alcool o della benzina per smacchiare, tamponandoli sull’indumento attraverso un panno.

I cattivi odori non sono prerogativa dei soli capi sporchi. Può capitare, a volte, di sentirli anche sul bucato appena fatto: questo avviene perchè magari le macchie lasciano un odore sgradevole anche dopo essere state eliminate, o perchè avevano bisogno di essere pretrattate in maniera specifica prima del lavaggio.

Esistono, quindi, dei metodi per far sì che questo non accada e che i cattivi odori rimangano solo un lontano ricordo!

1. Eliminare l’odore di sudore dai vestiti

L’odore di sudore è sicuramente quello che maggiormente regge i lavaggi in lavatrice, diventando praticamente insopportabile. Avendo origine batterica, spesso neanche il deodorante riesce a porre fine al problema, anzi, a volte lo peggiora.

Per eliminarlo del tutto, la soluzione migliore è l’utilizzo dell’aceto: bisogna riempire una vaschetta con dell’acqua calda, aggiungere un bicchiere di aceto bianco e immergere il capo, lasciandolo in ammollo per circa un’ora, ovvero il tempo necessario per uccidere tutti i batteri. Dopodiché, si potrà procedere con il lavaggio in lavatrice e con l’uso di detersivo e ammorbidente, come di consueto.

Se questo vale per i capi scuri, per quelli chiari è meglio utilizzare l’acido citrico, che possiede comunque un effetto antibatterico. Basta mischiare 1 litro di acqua calda con dell’acido citrico e versare in una vaschetta insieme al capo da trattare. Alla fine, lavando in lavatrice, l’acido citrico schiarirà anche eventuali aloni giallastri che il deodorante può lasciare nella zona ascellare.

2. Eliminare l’odore di fumo dai vestiti

Anche il fumo, esattamente come il sudore, rientra tra gli odori che persistono anche dopo il lavaggio in lavatrice. Per eliminarlo definitivamente, dovrebbe rimanere steso all’aria aperta per tutta la notte precedente al lavaggio, oppure all’interno del congelatore, dove il freddo distruggerà completamente i batteri.

3. Eliminare l’odore di muffa dai vestiti

Le cause dell’odore di muffa sui tessuti possono essere diverse: i vestiti non si sono asciugati del tutto e sono rimasti umidi all’interno dell’armadio, oppure l’odore sgradevole deriva proprio dalla lavatrice stessa. Per evitare tutto questo, innanzitutto bisogna essere certi che gli indumenti siano totalmente asciutti prima di riporli dentro armadi o cassetti e lavare periodicamente il cestello della lavatrice.

Se l’odore persiste, allora il problema è nelle fibre del tessuto: è bene optare, allora, per prodotti specifici per igienizzare e disinfettare il bucato, in modo da eliminare tutti i batteri presenti in maniera definitiva.

Macchie e cattivi odori: si ai rimedi casalinghi (quando possibile)

Appare evidente come una semplice macchia non sia sinonimo di morte per un indumento, anzi. I rimedi casalinghi sono numerosi e i detergenti professionali in commercio pure. L’importante è fare attenzione ad utilizzare il prodotto giusto per la macchia giusta e procedere in modo adeguato, in modo da non causare più danno che altro.

In casi totalmente estremi, nessun problema: le tintorie e le lavanderie esistono proprio per questo! Se una macchia si mostra troppo difficile da rimuovere o i cattivi odori non vogliono proprio saperne di andare via, basta rivolgersi ad un professionista per risolvere il problema una volta per tutte e mantenere i propri capi integri, puliti e profumati!