Come eliminare i lasioderma, insetti delle derrate alimentari
I lasioderma rientrano tra i parassiti delle derrate alimentari. In genere, non sono direttamente pericolosi per l’uomo, ma sono causa di gravi danni economici: infatti, contaminano il cibo e gli ambienti circostanti con il solo contatto (oltre che con la bava e gli escrementi) e costringono i proprietari a buttare via intere scorte alimentari e ad attuare un buon piano di disinfestazione totale.
Eliminarli non è sempre semplice, soprattutto se ci si trova di fronte ad una colonia di larve e non di esemplari adulti, sicuramente più visibili. Per questo è importante la prevenzione, adottando rimedi anche naturali che possano tenere lontani gli insetti a prescindere.
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Rimedi contro i lasioderma
I parassiti delle derrate alimentari individuano il cibo tramite l’olfatto. Questo vuol dire che vengono richiamati solo se il cibo è scoperto o a portata di mano ma, se quest’ultimo è sigillato ermeticamente, è praticamente invisibile per loro. Ne risulta che il miglior metodo per prevenire la loro presenza è quella di tenere gli alimenti chiusi all’interno di contenitori ermetici, preferibilmente in vetro o metallo.
La pulizia, inoltre, è fondamentale per tenere a distanza qualunque forma di insetto. Le dispense non devono contenere tracce di cibo, come le briciole e dovrebbero essere asciutte e ben areate, in modo da contrastare la formazione di muffe, habitat prediletti da insetti e acari della polvere.
Monitorare le confezioni di cibo
Le confezioni alimentari vanno monitorate regolarmente. Se ci si accorge di fori sui cartoni, uova interne, larve sulle pareti degli armadi o filamenti simili a ragnatele allora si è di fronte ad una vera e propria infestazione. In questi casi è meglio disfarsi completamente del cibo che, in un modo o nell’altro, potrebbe essere contaminato o, in alternativa, lo si può congelare per 48 ore e utilizzare solo dopo accurato setaccio.
Trappole adesive a base di feromoni
Gli insetti delle derrate sono attratti dai feromoni, che possono essere utilizzati come esche per trappole adesive. In questo modo, una volta che si saranno avvicinati, si ritroveranno incollati ed impossibilitati a scappare. Una volta gettate via le strisce adesive il problema sarà risolto.
Aceto bianco/Ammoniaca
L’aceto è il disinfettante naturale più efficace in assoluto. Pulire ed igienizzare con una soluzione di acqua e aceto è il rimedio migliore per rimuovere germi e batteri e tenere lontane intere colonie di insetti. Lo stesso vale per l’ammoniaca che, disciolta in acqua, è un ottimo detergente per superfici.
Alloro e foglie di noce
L’alloro si rivela un repellente naturale eccezionale: le sue foglie possono essere adagiate sugli scaffali, incollate sulle pareti o inserite direttamente all’interno delle confezioni alimentari. Ugualmente efficaci sono le foglie di noce, che possono essere utilizzate allo stesso modo.
Chiodi di garofano e agrumi
L’odore di entrambi è altamente sgradito dai parassiti del cibo. Si possono, quindi, infilare dei chiodi di garofano all’interno di un’arancia o un limone da posizionare all’interno delle dispense. Gli insetti si terranno a debita distanza.
Oli essenziali
Gli oli sono validi repellenti contro gli insetti, soprattutto quelli alla menta, alla lavanda e alla citronella. Si possono bagnare sei batuffoli di cotone con alcune gocce e posizionarli in luoghi strategici, in modo che allontanino eventuali parassiti nei paraggi.
Per saperne di più…
Il lasioderma serricone, più comunemente conosciuto come tarlo del tabacco, appartiene all’ordine dei coleotteri.
Ogni esemplare misura circa 3 mm ed è di colore marrone, può volare e vive per un massimo di 6 settimane. Si tratta di un parassita prevalentemente del tabacco, ma non disdegna semi oleosi, cereali, frutta secca, salvia, farina e anche alcuni prodotti di derivazione animale.
I lasioderma non tollerano il freddo, infatti uno dei modi per ucciderli è chiuderli in congelatore. Non sono direttamente pericolosi per l’uomo ma, se ingeriti insieme ai cibi, possono comportare disturbi intestinali. I danni maggiori sono di carattere economico poichè, una volta contaminati gli alimenti, questi devono essere interamente gettati via.