Gli scarafaggi non sono tutti uguali, anzi; ognuno ha le sue caratteristiche, che permettono di individuarli, classificarli ed intervenire in modo più specifico e funzionale.
In natura esistono diverse migliaia di varietà di questi insetti, ma in Italia se ne contano una quindicina. Queste hanno in comune il caldo, le alte temperature e l’umidità, che favoriscono la riproduzione e indicano come luoghi prediletti le fognature. La loro diffusione, ultimamente, è data proprio dal cambiamento climatico, sempre più simile a quello tropicale, che non fa altro che incentivarne la presenza.
Vediamo insieme quali sono quelli più comuni nel nostro Paese:
Scarafaggio orientale
Si chiama così perché originario della Russia ma, comunemente, è conosciuto come scarafaggio nero o blatta orientalis. Si tratta di un insetto nero o marrone scuro dal corpo ovale, allungato e appiattito, conformazione che gli permette di infiltrarsi anche attraverso le fessure più piccole. Dotato di antenne lunghe e sottili, si poggia su 6 zampe molto robuste armate di spine ma prive di ventose, quindi non riesce ad arrampicarsi sulle pareti o sulle superfici lisce e scivolose. Un esemplare adulto può misurare fino a 30 mm e, nonostante sia dotato di ali, non riesce a volare.
Di norma, gli scarafaggi neri vengono avvistati nelle zone più basse degli edifici (come già detto, non riescono né a volare, né ad arrampicarsi), prediligono le fognature ed entrano all’interno degli edifici risalendo dalle tubature di scarico rifugiandosi, poi, in cantine, sottoscala, magazzini e locali di raccolta rifiuti. Proprio perchè amanti del caldo, è facile avvistarli in primavera o in estate e in bagno o in cucina.
Questi insetti vengono associati a sudiciume e sporcizia, proprio perchè amano cibarsi di alimenti di scarto e sguazzano all’interno dell’immondizia. Non vengono attratti, quindi, sono da provviste alimentari ma anche da cumuli di foglie, pezzi di legna e lettiere di animali domestici. In pratica, qualunque cosa va bene, purchè sia commestibile. Nonostante siano sempre affamati, riescono a sopravvivere senza cibo ma non senza acqua, per questo si stanziano vicino fonti d’acqua.
Blatta germanica
Viene chiamata anche “blattella” per via delle sue piccole dimensioni. Ha un colore marrone intenso e, solitamente, un esemplare adulto non arriva a 2 cm di lunghezza, compensati da due antenne lunghe quanto tutto il corpo. Quest’insetto è facilmente riconoscibile per le due strisce sul dorso, non può volare ma, a differenza dello scarafaggio nero, riesce ad arrampicarsi sulle pareti.
La blattella germanica adora gli ambienti umidi e poco illuminati come seminterrati, cantine, garage e soffitte ma è facile trovarla anche in bagno e in cucina, dove possono trovare fonti d’acqua. In mancanza di cibo, diciamo, “normale” è in grado di cibarsi anche di sapone e dentifricio, nonchè di rilegature di libri, cartoni, scatole e confezioni di imballaggio, anche in plastica.
Blatta americana
Si tratta di un insetto molto diffuso in Italia che predilige città grandi e affollate. Rispetto ai suoi simili, sfiora i 40 mm di lunghezza, ha un corpo lungo e affusolato di un marrone scuro intenso, che tende al mogano, ed è dotato di ali molto sviluppate che gli consentono di volare.
La caratteristiche che lo rende del tutto diverso è che riesce a sopravvivere anche in condizioni ambientali non ideali, quindi anche in luoghi non particolarmente caldi o umidi. Preferisce le fognature, che gli consentono di spostarsi da una casa all’altra o tra le stanze di un unico edificio. Una colonia di blatte americane invade soprattutto durante un’alluvione o una pioggia torrenziale, in grado di far esondare le fogne: la potenza dell’acqua le spinge in strada e, di conseguenza, verso garage, seminterrati o locali al piano terra ma, generalmente, non raggiungono i piani più alti.
La blatta americana si ciba prevalentemente di insetti e briciole di cibo, ma va ghiotta anche di mangime per animali. Da questo si capisce come qualunque residuo i cibo lasciato in giro o gettato inavvertitamente nei tubi di scarico possa attrarre facilmente la sua attenzione.
Supella Longipalpa
Si tratta di un insetto molto simile alla blatta germanica perchè di colore rosso-marrone, ma è più piccola e raggiunge solo i 10-15 mm di lunghezza. Presenta due strisce trasversali sul torace, antenne sviluppate, zampe che gli permettono di arrampicarsi su varie superfici e ali che gli consentono piccoli voli. A differenza degli altri scarafaggi, si sposta sui cavi elettrici e, durante questi spostamenti, emette un odore cattivissimo chiamato “feromone aggregativo”, che serve a tenere uniti gli esemplari della stessa colonia.
Si rintana principalmente dietro i mobili o sotto i tappeti, tanto da essere stata soprannominata “blatta dei mobili”. Ama gli ambienti caldi e predilige uffici, bagni e cucine. Essendo un insetto onnivoro, si ciba sia di alimenti, sia di libri e di tutto ciò che è composto da carta e colla.